Sai amare?
Da bambini amiamo incondizionatamente, ma restare così non è un compito facile e, per questo, molti si arrendono.
Parlare di amore può sembrare facile, poiché ne apprendiamo il significato fin da piccoli. Man mano che cresciamo, tuttavia, inizia a sembrare più complesso. Quando osserviamo le persone intorno a noi, ci rendiamo conto che con alcuni è facile relazionarsi e con altre si incontrano innumerevoli difficoltà. Se esiti riguardo a questo sentimento, rifletti su quale sarebbe il motivo.
Per prima cosa, per capire perché esiste questa difficoltà amorosa, pensa a quali sono i tuoi riferimenti in relazione a questo sentimento unico. Nel suo blog, l’editorialista Viviane Freitas ci ricorda che abbiamo il più grande esempio dell’amore di qualcuno per l’Umanità: il Signore Gesù. «Gesù ci ama perché ha ricevuto l’amore del Padre non lo fa per caso. Ha ricevuto questo amore e quindi ha amore da dare. Il nostro amore non è l’ideale. Per amare come Gesù ci ha amato, dobbiamo rimanere nel suo amore, cioè dobbiamo guardare a Lui e averlo come riferimento d’amore”, dice.
Nonostante il modello di amore che Gesù ci ha lasciato, praticarlo non è così semplice. Questo perché, dopo l’infanzia, smettiamo di essere puri e il male entra nei nostri occhi. I riferimenti che portiamo dalle nostre case e dalle nostre interazioni possono modellarci e rendere doloroso questo sentimento dentro di noi. La cosa strana è che tutto questo è contrario a ciò che Dio ci insegna sull’amore. Per Lui questo sentimento è leggero e semplice.
In Matteo 6.22 leggiamo che ci corrompiamo nelle nostre interazioni con il mondo: “La luce del corpo sono gli occhi; affinché, se i tuoi occhi sono buoni, tutto il tuo corpo sarà illuminato”. Quando maturiamo, iniziamo a fare scelte che possono avvicinarci o allontanarci da Dio e, sfortunatamente, non sempre prendiamo buone decisioni.
Viviane dice che il nostro amore tende ad essere vendicativo, ansioso ed egoista, poiché, in generale, cerchiamo solo di soddisfare la nostra volontà. “Gesù non agì con cattiveria quando le persone non Lo capivano, né sfogò la Sua rabbia sugli altri. Lui era arrabbiato solo con la finzione, con gli ipocriti, con i farisei, e per questo doveva essere duro per svegliarli, ma con le altre persone, che non capivano e non avevano conoscenza, il Signore Gesù aveva tutta la pazienza per aiutare”, ricorda.
Pertanto, è il suo esempio che dovrebbe contagiarci. Le persone intorno a noi potrebbero non conoscere nemmeno il Suo amore, ma ognuno di noi deve fare lo sforzo di lasciare andare le supposizioni e i traumi del passato. Quando ci arrendiamo a Dio, riceviamo immediatamente il Suo amore e la Sua misericordia. Ci accetta così come siamo e non ci giudica. Se tu, lettore, vuoi imparare ad amare, rimani nell’amore di Dio e adempi il primo e il secondo comandamento, che è amare Dio e amare il prossimo come te stesso (Matteo 22.37-39). In questo modo, l’amore fluirà da te spontaneamente.
Source : Universal.org